Pontelandolfo – Cenni Storici

Pontelandolfo è situato tra le montagne del Matese, in un paesaggio naturale fatto di oliveti, pascoli e imponenti boschi di faggio.
Numerosi ritrovamenti storici attestano che l’area era abitata già in età sannitico-romana, sebbene il nucleo del paese si sviluppò solo in epoca longobarda, quando la zona divenne possedimento di un principe di nome Landolfo.
L’attuale assetto del paese si definì in epoca normanno-sveva, quando fu costruita un’imponente fortificazione, di cui resta visibile una delle torri, che domina tuttora il paese.
Fu feudo nobile fino all’abolizione del feudalesimo.
Sotto il dominio del Regno delle due Sicilie fu data grande spinta all’artigianato tessile, unico nel suo genere.
In seguito all’annessione al Regno d’Italia, cui seguirono dei moti di ribellione, il paese, insieme alla vicina Casalduni, fu oggetto di rappresaglia da parte dell’esercito piemontese.
Nel ventennio che va dagli anni ’60 agli anni ’80 del XX secolo, ci fu una consistente ondata migratoria, diretta soprattutto verso gli Stati Uniti.
Ogni anno, nel periodo di carnevale, si svolge il tradizionale gioco della “ruzzola del formaggio”, la cui origine si perde nella notte dei tempi.
Tra le molte leggende, la più nota è quella delle Janare fattucchiere esperte di pratiche curative.
Numerose sono le fontane, testimonianza della grande ricchezza di corsi d’acqua, tra cui sono degni di menzione il torrente Alente e il lago Spino.
Il clima mite e la cortesia della popolazione ne fanno un luogo ideale per le vacanze.
Siti di interesse turistico sono i resti sannitici, in località Sorgenza, il centro storico e il sito archeologico di epoca tardo romana in località Coste Chiavarine.